mercoledì 7 luglio 2010

SOFTWARE GRATUITO CUTOK MASTER V2.0 PER PLOTTER SECABO MINI

Con questo software gratuito, potrete utilizzare da subito il vostro plotter Secabo mini. Si può importare file in DXF.
Link al download di Cutokmaster:
http://www.cutok.cn/download/Cutok_Master_2.rar
Driver per Cutokmaster Compatibile con Windows VISTA(64bit).Windows VISTA(32bit), XP, 2003, 2000. :
http://www.cutok.cn/download/CUTOK_driver_2.rar

lunedì 5 luglio 2010

Funzionamento della Termopressa Secabo TC D5



Termopressa doppia piastra pneumatica Secabo TC D5. Con i controllori digitali è facile regolare e controllare tempo e temperatura. L´angolo d´apertura di 50° rende possibile allineare oggetti in maniera confortevole e accurata. E' facile scambiare la pressione pneumatica - sempre adatta all' oggetto e al metodo di trasferimento. La sicurezza e la qualità delle macchine controllate sempre e conforme con le severe norme tedesce di sicurezza. Precisa distribuzione del calore su tutta la piastra. SCHEDA TECNICA: Termopressa: Secabo TC D5 tipo: Termopressa pneumatica con due piatti Grande superficie di lavoro: 2 x 38cm x 38cm Temperatura mass.: 260°C Mass. preselezione di tempo: 9999s mass. pressione : 350g/cm² Regolazione di pressione: Impostazione della pressione pneumatici max. pressione pneumatica: 10bar alimentatore: AC 230V / 50Hz - 60Hz, 2.2 kW ambiente: +5°C - +35°C / 30% - 70% umidità atmosferica peso: 82kg misure (larghezza x altezza x altezza): 84cm x 52cm x 55cm Volume di consegna: Termopressa, cavo di alimentazione, kit di connessione per compressore, manuale di istruzioni.

domenica 4 luglio 2010

LE DIFFERENZE DEI MATERIALI DEI TELAI DELLE BICICLETTE

TELAIO IN ACCIAIO:
Classica forma trapezoidale costituita da tubazioni saldate fra loro.
La qualità dell'acciaio utilizzato:
questo materiale, che può essere più o meno pregiato, garantisce una buona facilità di lavorazione e riparazione a basso costo, ma ha un peso considerevole. E' facilmente "intaccabile dai processi d'ossidazione", quindi, le tubazioni di buon livello, devono essere sottoposte a trattamenti ed accuratamente verniciate.
La lavorazione delle tubazioni:
i tubi con cui sono costruiti i telai, sono prodotti da alcune aziende specializzate ed in seguito, vengono assemblati dai produttori di biciclette.
Le tubazioni più economiche hanno uno spessore costante, in altre, più costose, la sezione interna è variabile. In pratica, si rinforzano solo le zone maggiormente sollecitate ed a rischio di cedimento, ottenendo così un notevole risparmio di peso nella struttura definitiva e contemporaneamente, del nostro portafogli.
Vengono prodotte tubazioni con doppio, triplo e quadruplo spessore.
Esistono anche tubazioni con sezione maggiorata (oversize), e ovalizzata: hanno spessori molto ridotti (0,4 millimetri), che permettono la realizzazione di strutture rigide e leggere.
Alcuni telai, sono assemblati anche con tubazioni coniche (in particolare per il tubo obliquo).
Tutte queste variabili, non sono semplici esempi di stile, ma mirano ad alleggerire quanto più possibile il prodotto finito, senza penalizzare la rigidità e la robustezza della struttura.
La saldatura:
-La saldobrasatura, oramai totalmente abbandonata sulle MTB, è una sorta d'incollaggio a caldo: si ottiene con la fusione del materiale d'apporto, che ha una temperatura di fusione più bassa di quella dei tubi da saldare.
-La saldatura MIG (Metal Inert Gas). Utilizzata per telai economici: l'arco elettrico, scocca tra il pezzo da saldare ed il filo di materiale d'apporto che, si fonde alla superficie dei tubi formando un collare.
-La saldatura TIG (Tungsten Inert Gas). Per le sue caratteristiche meccaniche elevate, è la più utilizzata per telai di medio ed alto livello. Il prodotto finito è caratterizzato da un collare di pallini a squama di pesce, che circonda il punto d'unione dei tubi.
Il procedimento, avviene in atmosfera di gas inerte, per mezzo di un elettrodo al tungsteno, che permette la fusione del metallo utilizzato come legante.
Viene utilizzata per tubazioni d'acciaio, alluminio e titanio.

TELAIO IN ALLUMINIO:
E' un materiale d'utilizzo piuttosto recente in ambito ciclistico e, al contrario dell'acciaio, il suo sfruttamento non è strettamente legato alla forma ed alle misure delle tubazioni, infatti, sempre più spesso questo materiale viene usato per la costruzione di telai scatolati. Le soluzioni stilistiche e tecniche, sono in questo caso molto varie.
Generalmente, un telaio in alluminio, rispetto ad uno d'acciaio, è meno elastico, più rigido e leggero. La minor resistenza meccanica di questo materiale, obbliga ad usufruire di tubazioni con sezione e spessore maggiorati (ecco il motivo della maggior rigidità strutturale).
La saldatura utilizzata per questo materiale è di tipo TIG, solo alcuni costruttori optano per il giunto più incollaggio.
Il regno incontrastato dell'alluminio, è quello delle biammortizzate, in cui la rigidità del telaio, permette agli elementi elastici anteriori e posteriori di lavorare al meglio; in più, la struttura è soggetta a minor sforzo meccanico.

TELAIO IN TITANIO:
Solo poche case specializzate, producono tubazioni in titanio: pregiate, leggerissime, con un'elasticità intermedia che si pone fra l'acciaio e l'alluminio.
E' molto resistente ed inattaccabile dalla ruggine, tanto da non richiedere alcun tipo di verniciatura.
E' un materiale costosissimo, difficile da trattare, tagliare o saldare.

ALTRI MATERIALI
Recentemente, diversi materiali compositi, solitamente sviluppati per esigenze militari, sono stati utilizzati nella costruzione di telai ciclistici.
Carbonio, Magnesio, Termoplastica. Sono molto costosi e richiedono tecnologie ed attrezzature sofisticate, nonché, una grande esperienza da parte del costruttore.
Permettono di ottimizzare il dimensionamento di ciascun punto del telaio, così da ottenere strutture leggere e con un grado di rigidità appropriato.
La complessità ed il costo degli stampi, limitano la scelta della taglia ed eventuali evoluzioni future.
Questi materiali, vengono utilizzati per: Telai monoscocca, costruiti senza saldature in un unico pezzo, per mezzo di uno stampo. Si possono ottenere forme sinuose ed accattivanti.
Telai in tubazioni, il materiale è utilizzato per la costruzione di tubi, che vengono poi uniti tramite giunto più incollaggio.

RIGIDO O COMODO?
Quanto più un telaio è rigido, tanto più è scattante e pronto ad assecondare i nostri sforzi. Ogni minima flessione dello stesso, equivale ad un piccolo spreco d'energia durante la pedalata.
Allora un telaio molto rigido è meglio?
Dipende, se cerchiamo lo scatto, la guida nervosa e le prestazioni ad ogni costo!
Nel caso di escursionismo, divertimento, cicloturismo, un telaio meno rigido, risulta più riposante ed in definitiva più efficace. Se invece parliamo di biciclette biammortizzate, il discorso cambia: il telaio deve essere rigido.

Come pulire il vostro aerografo.



In questo video da noi girato, cercheremo di fare vedere tutti i passaggi dello smontaggio e il rimontaggio dell'aerografo. L'aeropenna si riferisce su un modello della Fengda BD208 che, in grosso modo di equivale come componenti all'interno di essa a tutti gli aerografi in commercio come Iwata, Harder & Steenbeck, Olympos, Paasche ecc... Se non sapete dove procurarvi tutte le attezzature e accessori e sopratutto i ricambi per il vostro aerografo, chiamateci in negozio allo 051.646270 oppure visitate il sito dedicato: www.factoryairbrush.com

Software gratuito di grafica in vettoriale Inkscape, ottimo aiuto per chi usa il plotter da taglio.



Molti non sanno che esiste un software di editor di grafica vettoriale completamente gratuito, in grado di lavorare su piattaforma come Linux, Windows e OSX in formato SVG con trasparenza, sfumature, editing, riempimenti a motivo, PNG esportazione, e altro ancora. Mirando alla capacità simili a software come Adobe Illustrator, CorelDraw, Visio, ecc. In lingua italiano. Dotato di una funzione molto utile, trasforma l'immagine tipo JPG in vettore pronto per essere usato ad esempio con plotter da taglio. Scarica il programma a questo link: http://sourceforge.net/projects/inkscape/

Foratura della camera d'aria della vostra bicicletta, come intervenire.


Verificate la misura del copertone: troverete la sigla nel fianco del copertone, ad esempio 700X35 (generalmente montata su una city bike con ruote di diametro 28"), oppure 26 x 1.90 (sulla mountain bike con ruote di diametro 26"), o ancora 26 X 1 3/8 (per bici tipo olanda) ecc..
Una volta verificata la misura del copertone, si ha la misura esatta della camera d'aria da sostituire. Procuratevi la camera d'aria da un negoziante di biciclette e riparazioni ed insieme ad essa prendere anche 2 o 3 levagomme in plastica.
Se la foratura è posteriore ed avete il cambio, posizionate il rapporto del vostro cambio sul rapporto più piccolo, così da agevolare lo smontaggio della ruota posteriore, capovolgete la bici facendo attenzione a non danneggiare le parti esposte come il fanalino posteriore, leve freno, ciclocomputer e sella. La ruota posteriore può essere fissata in due modi: con sgangio rapido o con dadi da 14 o 15mm. Ora allentate l'attacco del freno che può essere V-brake o Cantilever, in modo da fare passare la ruota, se il freno fosse a disco è molto più facile lo smontaggio.
Bene a questo punto, una volta smontata la ruota dalla bici, cercate di sgonfiarla del tutto tenendo premuto la valvola della camera d'aria, cercate di posizionare il copertone al centro del cerchio, stringendolo con le dita, per tutto il raggio della ruota in modo da agevolare lo smontaggio. A questo punto appoggiatevi sopra un banco da lavoro o tavolo e iniziate dalla parte opposta della valvola a togliere il copertone con il levagomme, cercate di togliere all'inizio solo un lato, se avete il levagomme con il gangio, fissatelo su un raggio della ruota, poi procuratevi un altro levagomme e usatelo a circa 15 cm dal primo levagomma, quando avete levato tutto un lato del copertone, estraete la camera d'aria.
A questo punto cercate di togliere del tutto il copertone dal cerchio, e possibilmente con un guanto sensibile ad esempio in cotone passate la mano all'interno del copertone per più volte verificando che non ci siano conficcati spini, vetrini o altri oggetti che possano danneggiare di nuovo la camera d'aria. Verificate anche che la protezione all'interno del cerchio dove cisono i nipples non sia danneggiata, anche intorno al foro della valvola; se fosse così, procuratevi il nastro di carta che usano i carrozzieri del diametro del cerchio (1 cm di solito), e passate due giri di nastro sopra alla protezione. Bene ora rimontate solo da un lato il copertone, ricordatevi il verso di rotazione, che può essere segnato da una freccia sul lato o guardate semplicemente il disegno del battistrada, poi inserire la camera d'aria nuova e gonfiatela leggermente in modo da posizionarla più facilmente, sgonfiatela di nuovo e mettete il dado sulla valvola della camera, ora iniziando dalla parte della valvola cominciate a inserire il copertone, cercate di farlo il più possibile con le mani, usate il levagomme solo nell'ultimo tratto dove diventa più duro da inserire, ma fate molta attenzione a non pizzicare la vostra camera d'aria nuova. Ok ora diamo una gonfiata e verifichiamo che la valvola rimanga dritta e il copertone sia nella posizione corretta, poi la sgonfiamo di nuovo se abbiamo i freni con la stessa larghezza del cerchio, infine la rimontiamo sulla bici.
Fissate con attenzione la ruota e rimontate il freno precedentemente allentato e gonfiate con una pompa alla pressione che è indicata sul lato del vostro copertone, normalmente è di circa 3 atmosfere.